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CONFCOMMERCIO: CONSUMI, NEL 2020 -1831 EURO A TESTA

L’Osservatorio Confcommercio Censis ha analizzato l’impatto della pandemia su fiducia, prospettive e consumi delle famiglie. Secondo questo rapporto, tra il 2019 e il 2020 vi è stato un crollo dei consumi di 1.831 euro pro capite, da 17.790 annui del 2019 a 15.959 euro del 2020, una caduta del reddito disponibile pro capite di 417 euro, da 19368 del 2019 a 18951 del 2020, un aumento del risparmio complessivo pari a 82 miliardi, dovuto al clima di forte incertezza e all’oggettiva impossibilità di fare acquisti tra lockdown territoriali e chiusure.
Quasi metà delle famiglie (47,4%), non ha fatto programmi per le vacanze estive sia per mancanza di risorse economiche ma anche per la paura dei contagi che ancora alimenta una forte instabilità nelle scelte, e 1 italiano su 5, il 20,1%, non farà vacanze estive, soprattutto per mancanza di risorse economiche (il 45,5%).
Non tutti hanno perso durante la pandemia: per quasi 2 intervistati su 3, il 61,4%, non è cambiato nulla in termini di risorse messe da parte insieme al reddito correntemente percepito, per il 27,2% ora le risorse sono minori rispetto all’aprile 2020, per l’11,3% sono maggiori. I soggetti che, per una ragione o per un’altra, non hanno perso praticamente nulla durante la pandemia sono ad esempio i dipendenti pubblici e i pensionati, mentre le categorie più colpite sono quelle del lavoro indipendente e la concentrazione delle perdite su questa categoria rallenta la ripresa. Per il 2021, gli italiani preferiscono spendere per aumentare il comfort domestico: al primo posto l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9%), seguono elettrodomestici e mobili per la casa (31%) e la ristrutturazione dell’abitazione (28,2%)
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, dispositivi hardware (22,8%), abbonamenti a Pay Tv e piattaforme televisive in streaming (18,8%), installazione di connessioni Internet più veloci (18,7%) sono gli acquisti maggiormente “stimolati”.
Articolo realizzato nell’ambito del Progetto InRete oltre il Covid con fondi del Ministero sviluppo economico. Riparto 2020