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BENZINA ALLE STELLE: COME RISPARMIARE SUL PIENO

Un primato storico!

Mai si erano registrati prezzi dei carburanti così alti. Dal 7 al 13 marzo, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica (Mite), non solo la benzina in modalità self service sfonda per la prima volta nella storia i 2 euro al litro, arrivando a 2,185 euro, ma il record riguarda anche il maggior rincaro settimanale di sempre. La benzina sale in appena 7 giorni di oltre 23 centesimi (23,144), battendo il precedente rialzo del 12/12/2011 quando salì di 9,74 cent per via dell'entrata in vigore del Salva Italia di Mario Monti che alzò le accise di 8,21 centesimi al litro per la benzina e 11,21 cent per il gasolio per incassare 4,8 miliardi di gettito in più all'anno. Il primato riguarda anche il gasolio, che toccando i 2,155 euro al litro segna un balzo di 32,53 cent rispetto alla settimana precedente, superiore ai 13,24 cent del 12/12/2011.

Un aumento che per la benzina è pari all'11,8%, 11 euro e 57 cent per un pieno da 50 litri, mentre per il gasolio è addirittura del 17,8%, 16 euro e 27 cent a rifornimento. E ciò senza che ad oggi ci sia stato alcun blocco dell'import dalla Russia né per il gas né per il petrolio, considerato, inoltre, che il Governo è intervenuto, per fortuna, con il decreto legge n. 21 del 21 marzo 2022, entrato in vigore il 22 marzo, riducendo per 30 giorni le accise su benzina e gasolio di 25 cent.

Considerando l'Iva al 22%, si tratta di un ribasso alla pompa pari a 30,5 cent (25 + 5,5) fino al 21 aprile (anche se il Governo ha già annunciato una proroga fino al 2 maggio). Da allora i prezzi sono scesi, ma non abbastanza. Secondo gli ultimi dati settimanali del Mite resi noti il 12 aprile, la benzina in modalità self service è diminuita a 1,765 euro al litro, il gasolio è a 1,761 a euro al litro. Ma se la benzina è almeno inferiore ai rialzi scattati dopo l'invasione dell'Ucraina avvenuta il 24 febbraio, il gasolio non è nemmeno sceso sotto i listini pre-conflitto ed è più cara del prezzo rilevato il 28 febbraio, quando era a 1,740 euro.

Da quando è scoppiata la guerra, nonostante l'intervento del Governo, un litro di benzina costa solo 8 cent in meno (8,458), con un calo del 4,6%, pari a 4 euro e 23 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è aumentato di quasi 4 cent (+3,82), +2,2%, pari a quasi 2 euro in più (1,91) a rifornimento. Anche la benzina, comunque, resta più cara rispetto all'inizio dell'anno e costa il 2,7% in più, pari a 2 euro e 29 cent per un pieno di 50 litri, 55 euro su base annua considerando due pieni al mese. Un litro di gasolio è salito addirittura dell'11,1%, 8 euro e 76 cent a rifornimento, equivalenti a 210 euro annui. Nella speranza che il Governo riduca ulteriormente le accise e prolunghi oltre il 2 maggio il provvedimento, che può fare nel frattempo il consumatore per difendersi? Intanto, cercare di ridurre i consumi di carburante, ad esempio non viaggiando con le gomme sgonfie, svuotando il bagagliaio, non utilizzando il condizionatore, non tirando le marce, accelerando senza strappi, utilizzando la modalità eco/economy se c'è, non lasciando montato inutilmente il portabagagli, tenendo i finestrini chiusi e così via. Evitare viaggi superflui non sarebbe male. Ci siamo abituati a prendere l'auto anche per fare un chilometro, salvo poi impiegare 20 minuti per trovare un posteggio.

Ne vale la pena? Quanto al pieno, sembra scontato ma non lo è, scegliere il distributore meno caro.

Di seguito i consigli su come fare: 

* Non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate il prezzo più basso. 

* Per trovarlo, confrontate sempre i prezzi della vostra zona attraverso il sito mise https://carburanti.mise.gov.it/ospzSearch/area .gov.it, dove, nella ricerca per area geografica potete inserire la vostra regione, provincia e città e ordinare i prezzi in ordine crescente. Molti sono convinti che tanto un distributore valga l'altro, ma non è così. Abbiamo fatto una prova per la città di Milano. Su 210 impianti esistenti, considerando, come dovrete fare, solo i prezzi comunicati negli ultimi due giorni, oggi si passa da 2,009 euro al litro per la benzina servita a 1,659 euro per la benzina self service (1,679 il servito). Vuol dire una differenza pari a 35 cent al litro, pari a 17 euro e 50 cent per un pieno di 50 litri, 420 euro se fate due pieni al mese. Una bella cifra! Se, pur restando nel territorio del Comune di Milano andate in autostrada, trovate per la benzina servita il prezzo astronomico di 2,234 euro al litro (vuol dire oltre 57 cent al litro in più rispetto al benzinaio meno caro di Milano, 28 euro e 75 cent a pieno, 690 euro su base annua!). 

* I distributori in autostrada hanno sempre prezzi mediamente più alti, quindi, prima di entrare in autostrada, fate il pieno. Se non lo avete fatto, guardate i benzacartelloni. Sul sito del Mise potete fare una ricerca non solo per area geografica ma anche per tratta autostradale (o su un percorso, anche se il servizio funziona ancora male). E se non potete fare la verifica del distributore più conveniente? Ecco come comportarsi: 

* Prediligete le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione. 

* Scegliete sempre il self-service e non il servito. Pensate che in media nazionale, stando agli ultimi prezzi, la differenza tra benzina self e servita è pari a 13,6 cent al litro, equivalenti a 6 euro e 80 cent per un pieno da 50 litri. Se, quindi, vi abituate a fare benzina sempre al self service risparmierete 163 euro all'anno se fate due pieni al mese. Il divario tra diesel servito e self è pari a 13,7 cent, 6 euro e 85 cent a pieno. 

* Verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli visibili dalla carreggiata e quelli effettivamente praticati che trovate sulla colonnina, sulla pompa. In provincia di Como la Guardia di Finanza nei primi giorni di aprile ha riscontrato che in alcuni distributori i prezzi dei carburanti serviti, eseguiti direttamente dall’operatore dell’impianto (ove è minore l’attenzione del consumatore alle cifre che appaiono sulla colonnina d’erogazione rispetto alle pompe dei carburanti in modalità self service, visto che non si scende quasi mai dall'auto), erano maggiori di quelli ben visibili nei “totem” pubblicitari esposti sulle carreggiate stradali. Ma è probabile che questa pratica sia ben più diffusa. Per questo come Unione Nazionale Consumatori abbiamo chiesto più controlli. Regolatevi di conseguenza.

Articolo realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10.08.2020